Alpinismo: solitaria, prima ripetizione e invernale di The Young Spider per Ueli Steck sulla nord dell’Eiger

Dal 7 all’11/01 l’alpinista svizzero Ueli Steck ha portato a termine la prima solitaria, la prima ripetizione e la prima invernale di The Young Spider sulla parete nord dell’Eiger nell’Oberland bernese.

5 giorni sulla nord dell’Eiger per la prima solitaria, prima ripetizione e prima invernale di The Young Spider. Dal 7 al 11 gennaio 2006, Ueli Steck ha aggiunto un altro tassello alla sua personale interpretazione di un alpinismo che mira sempre più in alto, e che l’ha visto entrare nelle nomination del “Piolet d’or 2005” per il trittico di solitarie della sua “Kumbu Express” (Cholatse, Tawoche, Ama Dablam).

Questa volta il 29enne alpinista svizzero è ritornato sulla mitica parete di “casa”, nell’Oberland bernese, per chiudere un suo personale conto in sospeso con la nord dell’Eiger, “un capitolo che era ancora aperto”, come lui stesso dice, con la grande montagna e soprattutto con The Young Spider, la via che, nel 2001, aveva aperto insieme a Stephan Siegrist sulla più famosa parete delle Alpi. Quella prima volta Ueli e Stephan non avevano salito la via in un’unica soluzione, quindi mancava ancora un tassello a quella perfezione stilistica (leggi “stile alpino”) che è fondamentale nell’alpinismo di Ueli.

E’ per questo che è nata questa nuova avventura, solitaria e invernale, sulla “sua” The Young Spider, una via di 1800 metri di dislivello con difficoltà fino al 7a/A2 su roccia, WI 6 su ghiaccio e M7 su misto, che Ueli definisce come <>. Parlando dei suoi cinque giorni in parete, Ueli racconta che la cosa più difficile è stata sopportare il ritmo lentissimo della progressione imposto dalla necessità – vista l’estrema difficoltà della via – di autoassicurarsi praticamente su tutto il percorso. In più c’era anche il saccone di 50 kg da tirare su con tutto il materiale e la “portaledge”… Per farsi un’idea basta dire che Ueli, sulla stessa parete, per la ripetizione in condizioni invernali della classica via Heckmair aveva impiegato 11 ore, mentre sui tratti più impegnativi di The Young Spider è riuscito a progredire per non più di 3-4 lunghezze al giorno.

Le difficoltà maggiori di The Young Spider s’incontrano sul primo salto, che sale vicino alla finestra del trenino, e poi sotto il famoso nevaio pensile del “Ragno” che la via supera con 5 tiri di cui il clou è rappresentato dai 45 metri di una difficile ed esposta candela di ghiaccio. Ueli ha trovato questa candela in condizioni precarie, con l’acqua che scorreva all’interno… Così, racconta Ueli, <>. Volete sapere la diagnosi del dottore? “Devi muoverti!”.

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